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Dalla tomba dei giganti alla Madonna delle Grazie

Dalla tomba dei giganti alla Madonna delle Grazie

 

 

Seguiteci……Dalla Tomba dei giganti Pascaredda, percorrendo una strada sterrata, ci incamminiamo per una salutare camminata  di media difficoltà nella natura. Siamo ai piedi del Monte Limbara,  nel versante est di “Monti di Deu”, la strada è costeggiata da muretti a secco , si srotola  un sentiero  alternato da salite e discese abbastanza scoscese, facilmente percorribili con un fuoristrada, leggermente impegnative nella nostra camminata ecologica. Tutto attorno boschi di sugherete dominano il panorama, alberi che si abbracciano da un lato all’altro della strada, silenziosi spettatori di una natura che ci rilassa e ci avvolge allontanando ogni pensiero.

La quercia da sughero è la regina della nostra Gallura, tendenzialmente preferisce i substrati acidi e domina nei nostri suoli granitici , da essa si estrae il sughero, ricchezza e simbolo dei manufatti souvenirs abiti e oggetti vari. È febbraio, l’aria fresca invernale è attenuata dalla bella giornata di sole, raggiungiamo un piccolo ponte e proseguendo per circa 2 km e 400 in totale raggiungiamo un piazzale alberato con querce da sughero fino alla meta , la Chiesa campestre della Madonna delle Grazie. Edificata ai primi del Novecento, costruita interamente in granito, ci mostra la facciata sormontata da un arco e una finestrella, e il portone d’ingresso in legno.

L’interno della chiesa  ci accompagna verso l’altare con tre nicchie depositarie delle statue dei tre santi, la principale, la Madonna delle Grazie appunto, viene festeggiata la terza domenica di Aprile, mentre ad agosto in suo onore si tiene la sagra popolare dell’Agliola con il tradizionale pranzo offerto a tutti a base di “pecora in cappotto”. La Chiesetta è una meta molto frequentata dagli abitanti del paese , infatti i calangianesi e non solo, la raggiungono a piedi tutto l’anno come pellegrinaggio di devozione alla Madonna e in particolare a Maggio durante il mese mariano.